Partenza dal piccolo centro del comune di Zone, seguendo le indicazioni per il sentiero 229.
Il sentiero inizia calmo e pianeggiante sotto la piacevole ombra delle fronde degli alberi.
Dopo
circa 5 minuti comincia la salita, dapprima con una mulattiera che darà
spazio poi ad un più piacevole sterrato per lo più quasi sempre
ombreggiato, grazie agli alberi del bosco.
Improvvisamente poi,
dopo una lunga e continua salita, il bosco scompare, lasciando spazio ad
un panorama mozzafiato: lo sguardo si apre su un crinale che porta
all'anticima est della vetta, sulla cui sponda orientale si gode della
pacifica vista del lago d'Iseo, alle spalle invece avremo il Monte
Guglielmo (anche detto Gölem dai bresciani, il monte della città). A
nord invece si nasconde la Val Camonica, dietro all'anticima Ovest della
vetta. Questa si raggiunge proseguendo lungo il sempre più ripido
crinale e sotto il sole, accompagnati però da un vento rinfrescante. Da
qui la "Vista Lago" è straordinaria, si vede interamente il lago Sebino
con al suo centro Monte Isola (o Montisola), l'isola lacustre più grande
d'Europa.
Qui la pace regna sovrana, è come un piccolo angolo di
nirvana bivaccato sulla prima cima della Valle Camonica, a mt 1248
slm.
Per il ritorno si percorre a ritroso lo
stesso sentiero dell'andata. La discesa é leggermente più vertiginosa,
poiché circondati da strapiombi, ma fattibile anche per chi soffre di
vertigini come me.
Una volta giunti in
paese si può fare un'ultima tappa alle famose piramidi di zone, fenomeno
geologico maestoso e particolare: trattasi di depositi morenici alti
fino a 30 metri e sovrastati da enormi massi che proteggono la
"piramide". Qui il sentiero è più dolce e alterna discese, salite e
tratti pianeggianti e riposanti, immersi dai castagneti che portano fino
al paese confinante di Marone, che prende il nome proprio dai suoi
ricchi boschi e gode della bellissima vista lago.
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