Rocca di Maioletto

L’escursione è a “palloncino”, ossia il percorso di ritorno presenta un pezzo comune già svolto all’andata. Punto di partenza si trova poco sotto la Chiesa di Sant’Apollinare (comune di Maiolo). L’auto può essere lasciata poco sotto al bivio, nei pressi delle case della piccola località Il Poggio, dove da un annetto circa è presente anche un truck food (utile per sosta e pranzi…cibo buono, ma occhio ai prezzi). Alle nostre spalle, all'angolo della strada, notiamo subito la segnaletica bianco rossa del cammino di San Francesco Rimini-La Verna. 

 

La prima parte è piuttosto semplice e facile da seguire: è sufficiente percorrere l’affascinante calanco fino alla base del massiccio roccioso. Alla chiesa di San Rocco (l'unico edificio lì presente) proseguiamo in mezzo al sentiero ben visibile sotto la roccia, fino a individuare una scala di metallo che con una divertente salita ci consentirà di salire più in alto. Da questo punto abbiamo un bel “balcone” panoramico verso Novafeltria, Talamello e il monte Pincio. Poco avanti troviamo una fune per aiutare la salita e nuovamente un secondo pezzo di corda (quest'ultimo più utile del primo). Attenzione a non scendere sul sentiero alla nostra sinistra, ci si tornerà al ritorno dalla Rocca. Si sale fino alla base della Rocca, entrando da una suggestiva fessura nelle mura ed un’altra scaletta. 

 

Entrati in quelli che erano i resti della rocca vera e propria, oggi un'area pianeggiante circondata dalle ultime mura rimaste, si gode di una vista a 360 gradi attorno a noi, compresa una suggestiva veduta sul passaggio dei calanchi svolto inizialmente (attenzione a non inciampare e cadere). 

 

Usciamo dalla Rocca dalla stessa direzione in cui siamo entrati, ma una volta percorso il primo tratto di corda, anziché ridiscendere dal versante da cui siamo arrivati giriamo a destra, seguendo il sentiero a mezza costa coperto da alberi. Facciamo un po' di attenzione soprattutto quando il sentiero è più scivoloso, non essendoci parapetti per proteggersi da eventuali cadute. Continuiamo a scendere (il sentiero è evidente) finché non troviamo un bivio indicato da alcuni cartelli, con una vista sui calanchi e la parte franata (tutt'oggi ancora in movimento). Possiamo scegliere se raggiungere il cimitero oppure la Chiesa di Maioletto. In quest'ultimo caso non resta che seguire l'indicazione e dopo pochi minuti siamo alla Chiesa. Potrebbe esserci un maremmano libero nei dintorni, il cui compito è proteggere le caprette della casa dinnanzi alla Chiesa. 

 

Da qui continuiamo sempre a scendere lungo la strada asfaltata per diversi km, arrivando ad un certo punto a camminare paralleli al corso del fiume Marecchia (che ci divide da Novafeltria sull'altra sponda). 

 

Poco prima di raggiungere il bivio con la strada, sulla sinistra abbiamo alcune case. Entrando di pochi metri in quello che a tutti gli effetti pare ora il loro cortile si trova un piccolo cancelletto che superiamo. ATTENZIONE: anche qui si trovano diversi maremmani. Qualora abbiate con voi dei cani consiglio di valutare se optare per questa soluzione oppure continuare a seguire la strada asfaltata e riprendere il sentiero più avanti. In caso si fosse scelta la prima opzione, il sentiero priva in realtà di una reale traccia inizia a salire leggermente per poi ridiscendere (qui si può notare una traccia) verso il torrente. Prestando attenzione alla staccionata di ferro che la delimita troviamo un buon punto dove guadare. Risalendo riusciamo a intercettare le tracce evidente di trattori, che seguiamo in direzione Maioletto, superiamo una grande radura finché nella prima parte di cerreta davanti a noi ritroviamo nuovamente la sterrata. 

 

A questo punto, una volta svoltati a sinistra, non ci resta che guadare nuovamente il torrente e iniziare la risalita che ci riporterà in circa 20 minuti di cammino di nuovo alla Chiesa di San Rocco, sotto alla roccia di Maiolo. 

 

Ripercorrendo i calanchi a ritroso, siamo di ritorno alle auto.