Sentiero quasi interamente segnalato, di buona percorrenza se
non per la salita continua di un certo dislivello dal quarto
chilometro, per una lunghezza di 2km.
Il percorso si svolge in parte all'interno del bosco sino a sfociare sul crinale di Casanova dell'Alpe
a circa metà tragitto e al punto più alto, il tutto caratterizzata da
molteplici abitazioni in disuso, in parte ristrutturate e altre
costruzioni in restauro come il Mulino delle Cortine. Quindi un
percorso ricco di scenari e vari contesti, tra mulattiere, ruderi e
ponticelli, dove storia e bellezza ne fanno da padrona, ricalca il
sentiero del partigiano Janosik.
Il percorso..
Arrivati a Ponte del Faggio lasciamo l'automobile all' "Area di Sosta Ponte del Faggio",
una bella area adibita a parcheggio e zona per pranzare, con tanto di
barbecue e tavoli, nelle vicinanze un bagno pubblico. Da qui prendiamo
lo sterrato sulla sinistra per poi incontrare appena pochi metri la
cartellonistica per "Strabatenza" sulla destra, percorso indicato
anche per MTB. Strabatenza è un borgo abbandonato nel versante
romagnolo del "Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte
Falterona e Campigna". Il sentiero è in gran parte accostato al fiume
del Bidente di Pietrapazza, prossima indicazione incontrata dopo aver
incrociato "Casina del Ponte" ed essere arrivati al Mulino delle Cortine del bidente di Pietrapazza,
zona in parte restaurata come la gora con il suo apparato molitorio,
l'abitazione del mugnaio, la porcilaia e il mulino principale, mentre
ancora in fase di ultimazione il bottaccio, tutto comunque ben
documentato in loco.
Il nostro percorso riparte in direzione Pietrapazza, con prima qualche leggero dislivello in salita sino alla Fonte della Spungazza,
per poi intraprendere un considerevole dislivello di 300 metri continui
per circa 2km, in parte coperto dal sole, dove la difficoltà fisica
viene sommata alle condizioni climatiche di una giornata di settembre
abbastanza afosa, consiglio per tanto di portarsi dietro molta acqua per
idratarsi (anche 3 litri), a metà percorso si incontrano un paio di
fonti ma l'acqua ha un forte odore d'uovo e ruggine.
Lungo
tutto il percorso si nota la presenza dei ruderi del borgo di
Strabatenza, tra cui "Il Trogo", "Le Furie" fino a incontrare in ordine
di percorrenza del sentiero CAI 211 un piccolo lavatoio (fonte annessa
indicata precedentemente), quindi direzione Ponte del Faggio lungo la
strada forestale sino al chilometro 7 dove si esce dallo sterrato
segnalato per scendere di dislivello addentrandosi nel bosco. Il punto
appena descritto non è indicato, appena finisce il guardrail di legno
sulla destra si segue il sentierino, sempre evidente man mano che si
prosegue.
Scendendo di un chilometro, nella
predominanza verde del contesto boschivo, si celano i ruderi "Ca' I
Fondi", "La Casaccia" sede del comando, "Ca' del Tosco" sede del II
Distaccamento e "Ca' Palaino", tutti facente parte della Seconda Zona
del'VIII Brigata Garibaldi.
Un bel percorso
ricco di storia, cultura e natura, dove la fatica fisica ne viene in
qualche modo compensata, un sentiero non tecnicamente difficile, ma a
tratti dove si richiede più attenzione per la presenza dell'altezza,
sicuramente non adatto ai bambini.
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